LA “ROTTA DELLO STOCCO” A CADONEGHE IL 29.10

“LA ROTTA DELLO STOCCO” ovvero “LA BALLATA DELLO STOCCO” è un reading musicale – interpretato da Paolo Caporello (voce narrante) con Guido Rigatti (violoncello, chitarra, voce) – Luisa Ereno (canto) – Walter Lucherini (fisarmonica) – Arturo Susani (violino) del
Lo spettacolo trae spunto dai diari di un mercante veneziano, Piero Querini, che a metà del 1400, cercando fortune commerciali in quel delle Fiandre, partì dal Mar Egeo ma naufragò tragicamente, trascinato dalle correnti. Una scialuppa con pochi superstiti però raggiunse fortunosamente un isolotto, coperto di neve, e deserto. I superstiti vennero raccolti, accolti, nutriti e curati dagli abitanti dell’isola vicina. Erano giunti infatti fino alle Isole Lofoten (Norvegia), ancor oggi i produttori principali dello stoccafisso (più conosciuto come baccalà).
Lì Querini conobbe lo “stockfiss”: i merluzzi venivano eviscerati dagli isolani salati e lasciati all’aria ad essiccare fino a che non fossero duri come un bastone, per conservare l’alimento che li avrebbe nutriti nel lungo inverno.
Il mercante veneziano, creduto oramai morto, tornò a casa dopo un lungo viaggio per mare e per terra e portò a Venezia, oltre alla sua pelle ed una manciata di marinai, il nuovo curioso alimento.
Durante i preparativi per il viaggio di ritorno a Venezia, via terra, Querini ricevette in dono 60 stockfiss che egli portò in dono al Doge Francesco Foscari.
Questo dono originò la reciproca riconoscenza fra i pescatori delle isole Lofoten ed i Veneziani che, utilizzando lo stoccafisso come alimento “quotidiano” contribuirono a far fiorire l’economia delle Lofoten basata sulla pesca, l’essicazione e l’esportazione di tale prodotto che, per il 70%, viene oggi esportato in Italia.
La lettura attoriale di alcune significative pagine tratte dai diari dei protagonisti viene alternata all’esecuzione di canzoni ambientate da Guido Rigatti nelle varie località toccate nell’itinerario di Querini: Creta, Spagna, Portogallo, Bretagna, Scozia, Irlanda, Norvegia. E poi il Mediterraneo italiano: Genova, Roma, Napoli, la Puglia, l’Adriatico, e, finalmente, Venezia.